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Con il cambio di stagione il nostro corpo deve mettere in atto numerosi meccanismi di adattamento per gestire l’abbassamento delle temperature, le giornate che si accorciano, il ritorno alla quotidianità tra scuole che riaprono e vari impegni.

Non temete se vi sentite più stanchi del solito e avete un maggiore appetito, questa è una reazione fisiologica del corpo. Infatti dato l’aumento delle ore di buio il nostro cervello varierà la produzione di ormoni legati al ritmo circadiano, quali ad esempio melatonina e serotonina.

Inoltre l’abbassamento delle temperature porterà ad un maggior appetito dato l’aumento del consumo energetico del corpo per mantenere la temperatura corporea.

5 Consigli per affrontare il cambio di stagione:

10 Ways to Fall In Love With Running Again This Autumn | ACTIVE

 

  1. Non saltare i pasti, in particolare la colazione, solo così darete il giusto stimolo al vostro cervello
  2. Fate almeno 5 pasti al giorno e bevete almeno 1,5L di acqua (potete aiutarvi con tisane calde)
  3. Muovetevi a sufficienza soprattutto nelle ore di luce, mentre sono sconsigliati allenamenti intensi in tarda serata soprattutto per chi accusa molto il cambio stagionale
  4. La sera cercate di rilassarvi magari con un bagno caldo o leggendo un libro.
  5. Evitare liti famigliari serali…non c’è miglior modo per stimolare il cortisolo, l’ormone dello stress! Possibilmente rimandate tutto alla mattina seguente 😉

Durante il cambio di stagione si è anche più soggetti a disturbi del tratto gastrointestinale (es. Gastritti, reflussi gastrici, coliti).

Spesso questo è dovuto ad una alterazione transitoria del sistema immunitario. E’ possibile fare una cura preventiva a base di piante medicinali specifiche come ad esempio il lentisco di Chios, oltre ovviamente a curare l’alimentazione per evitare e contenere l’insorgenza di questi disturbi.

La salute intestinale alla base del benessere - www.stile.it

 

Per maggiori info o per fissare una consulenza, contattami per e-mail: nutrizionistapisani@gmail.com oppure al numero 3465767841 (anche whatsapp!)

 

A Pasqua le nostre tavole saranno imbandite di uova di tutti i tipi, dalle classiche uova di cioccolato, alle uova sode decorate dai più piccoli, fino a trovarle all’interno di tipici dolci della tradizione Pasquale.

Dovete però sapere, che esistono anche uova poco conosciute e ancor meno utilizzate in cucina, in grado di apportare molti benefici, in particolare nei soggetti allergici.

Mi riferisco alle uova di quaglia giapponese (coturnix japonica)

come cucinare le uova di quaglia

La medicina tradizionale giapponese utilizza da oltre 400 anni le uova di quaglia per prevenire le crisi allergiche. In Europa solo negli ultimi 30 anni diversi studi hanno confermato le basi scientifiche delle tradizione orientale. Infatti al giorno d’oggi l’omogenato di uova di quaglia si trova in moltissimi rimedi naturali contro le allergie.

Che differenze ci sono rispetto alle uova di gallina?

A livello culinario nessuna, se non la grandezza: per 1 uovo di gallina equivalgono circa 4 uova di quaglia. Il sapore è lo stesso e possono essere sostituite in tutte le preparazioni che richiedano le uova.

A livello nutrizionale invece, le uova di quaglia contengono ovomucoidi (proteine presenti nell’albume) differenti rispetto a quelle contenute nell’uovo di gallina.

Infatti, se queste ultime possono manifestare un effetto allergenico, al contrario, gli ovomucoidi dell’uovo di quaglia hanno un potente effetto antinfiammatorio a livello epatico e anti-allergenico, utilissime quindi nella prevenzione della pollinosi e delle allergie respiratorie.

Tuttavia, non basta introdurre le uova di quaglia nella vostra alimentazione per risolvere i problemi di allergia.

Questa “cura” deve essere accompagnata anche da un’alimentazione bilanciata e basata su cibi che contengano una bassa quantità di istamina.

Capite che se in primavera fate la  cura anti-istaminica e allo stesso tempo vengono mangiati quotidianamente molti cibi contenenti istamina, sicuramente non migliorerò la situazione, anzi….

Quali sono alcuni dei cibi da ridurre per una prevenzione alle allergie?

Cibi esotici (Ananas, Kiwi, Banane…), carne e pesce in scatola, affettati, formaggi stagionati, uova di gallina, arachidi, anacardi, spinaci, pomodori, banana, cacao, crostacei e molluschi.

Per ulteriori approfondimenti, contattami. Potrò fornirti supporto dal punto di vista biologico e nutrizionale.

Vi ricordo inoltre che le visite negli studi medici per ora sono sospese, ma è sempre possibile effettuare consulenze online. Scrivimi per saperne di più!

Ora l’importante è #restareacasa

 

Buona Pasqua…

Greta Pisani

 

Un esame prezioso durante la dieta per monitorare il reale dimagrimento

La bioimpedenziometria (BIA) è uno strumento che permette di dare uno sguardo all’interno del vostro corpo, in modo rapido e non invasivo.

Grazie a questa tecnologia è possibile infatti misurare la quantità di massa magra e di massa grassa – in particolare l’indice di grasso viscerale pericoloso a livello cardiovascolare – , la quantità di acqua presente nel corpo, il tipo di costituzione ossea, la crescita muscolare, il metabolismo ed il peso ideale.

Tutto ciò con un semplice esame.

Questa tecnica è fondamentale nelle mani del nutrizionista, per valutare l’andamento e l’efficacia della dieta e “tararla” in modo sempre più mirato e individualizzato.

Non basta il peso per capire se una dieta funziona?

Sicuramente il peso è un parametro fondamentale, ma è spesso sopravvalutato e fuorviante.

Certo, l’ago che scende sulla bilancia fa piacere a tutti, ma se il dimagrimento non viene controllato può risultare controproducente.

Molti non considerano, infatti, che perdere 10 kg non significa sempre perdere 10 kg di massa grassa. In questi 10 kg potrei aver perso anche acqua e, soprattutto, massa magra-muscolare.

Il muscolo, purtroppo, è il tessuto che più ne risente durante un dimagrimento rapido e incontrollato.

La BIA permette di verificare con precisione se la perdita di peso è attribuibile ad una reale perdita di massa grassa, e non di liquidi o massa magra-muscolare.

Ciò rende possibile un dimagrimento sano e duraturo nel tempo, senza intaccare la massa muscolare.

 

Come si misura tutto ciò con un esame?

La bioimpedenziometria si basa sul dato fisico che l’acqua è un buon conduttore di corrente elettrica mentre il grasso è un ottimo isolante.

Utilizzando quattro elettrodi disposti in parti diverse del corpo, viene trasmessa una corrente elettrica a bassa intensità del tutto innocua e la bioimpedenziometria misura la resistenza che il corpo oppone. Tramite l’utilizzo di appositi software verrà quindi calcolata la composizione corporea del paziente.

 

Se vuoi saperne di più o prenotare una visita contattami al numero 346-5767841